lundi 4 juillet 2011

la-notorieta-e-una-coperta-corta

Quando ho iniziato a scrivere il blog era per me un periodo cupo.
Mi sentivo incapace di esprimere il mio disagio, gli unici orari liberi per sfogarsi sulla spalla di qualche amica erano semplicemente improponibili, anche per una telefonata.
Così ho riscoperto una vecchia passione, la scrittura, rimasta sopita negli anni dell'università e dell'impegno professionale, e a lei ho affidato le mie emozioni, quella parte di me che cercava di uscire in superficie.

Ho avuto una fortuna sfacciata, perché insieme a quel lato di me che avevo sepolto per anni mi sono imbattuta, attraverso queste pagine, in tutto un gruppo di voci amiche che attraverso i commenti mi hanno dato forza e sostegno. E la cosa con molti di loro é reciproca, perché anche io ho l'opportunità di leggere i loro scritti e di conoscerle meglio. Penso addirittura che con alcuni di loro si sia pian piano consolidato un legame di amicizia, che mi riscalda il cuore e mi rende molto fiera.

All'inizio son partita da zero, sfogo libero e nessuna platea.
Poi ho raccontato dell'esistenza del blog a tre amiche. Una di loro credo si sia scordata all'istante. Per quanto riguarda le altre due amiche so che di quando in quando leggono queste pagine, e questo mi onora e mi emoziona.

Ma man mano che ci si lascia prendere dal filo del racconto si dimentica di omettere particolari, ci si svela sempre di più per quel che si é, per quel che si vive. E si é sempre di più reperibili e riconoscibili. Del resto, la notorietà é una coperta corta, tiri da una parte e ce ne é un'altra che viene scoperta.

Ora ho la ragionevole certezza che qualcuno molto vicino a me abbia scoperto l'esistenza di queste pagine e mi legga, son bastate due battute e una reale presa di coscienza di un fatto per fornire sufficienti prove.
Avrei due vie alternative: far perdere le tracce cambiando indirizzo al blog per mantenere il mio anonimato oppure continuare a condividere questo spicchio di vita, contando nello sguardo bonario di chi mi legge, che mi conosca o meno.
Ho scelto la seconda via e spero, con queste manciate di parole al vento, se é possibile, di farvi sorridere e di rendervi partecipi per lungo tempo ancora.


8 commentaires:

  1. eh come hanno fatto a scoprirlo?

    ... nel mio blog c'è un post che si intitola "confessione"  se per caso l'hai letto: sappi che non sei tu.
    ciao mammadisera

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  2. per fortuna hai scelto la seconda....mi sarebbe dispiaciuto perderti!

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  3. Io come sai ho scelto l'altra strada perchè preferisco che questo angolino mio rimanga mio. Però è vero che scrivendo in modo schietto ci si svela molto e che le amicizie spesso si trasformano in amicizie reali che poi si mescolano con chi si è conosciuto nella vita di ogni giorno e la cosa magari crea qualche problema.
    Non so. Magari fai meglio tu

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  4. Anche nel mio caso qualcuno che mi conosce di persona sa dell'esistenza del mio blog, ma in realtà questi individui non commentano praticamente mai, né dal vivo né in internet.... sembra che io sia due persone, invece sono sempre io. Le cose che racconto non sono cose che voglio nascondere a nessuno, non ho problemi se chi mi frequenta mi legge, anzi, meglio così, a volte riesco ad esprimermi meglio per iscritto che a voce. Tanto resto comunque abbastanza ermetica per le cose che contano davvero. Mi tengo dentro più di quanto si può intuire e nessuno, nel sul web né altrove, sembra farci molto caso.

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  5. Mammadisera: non ne ho idea, forse ho lasciato troppi indizi in giro
    ahaha l'ho letto e sono abbastanza sicura di non esserlo: non metto mai foto dei miei figli. Però dannatamente interessante sapere l'altro risvolto della medaglia.

    Anatroccola: grazie, anche io non voglio perdervi, avervi trovato é un bel regalo del blog

    Rose: é giusto che ognuno scelga la strada che va meglio con le circostanze... a me é dispiaciuto che tu per un pò non abbia scritto, per me é stato triste vedere il blog chiuso, ed é stato un piacere poterti ritrovare. Però ognuno cerca di aver le redini della propria vita privata, e per farlo adatta la risposta alla situazione.

    Regina: esatto. alla fine, finché il lurkare non ha impatti più forti può convivere con il blog... e perché no, può servire a spiegarsi meglio in certe situazioni

    Eli: non lo so, io sono una inguaribile ottimista, magari questi silenti lettori possono interpretare meglio alcune presenze, o alcune assenze e farci più caso che d'abitudine, alla fine quel che si ha modo di manifestare nella vita reale é solo la punta di un iceberg...

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  6. felice di continuare a leggerti.
    felice di continuare a scambiare opinioni con te.
    a presto

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  7. che dire, hai ragione, ci sono eprsone che ci leggono , che non vorremmo che ci leggessero ma...non commentano mai, ma sanno...io eprò sono contenta che tu scriva ancora!!!

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  8. Lopo: e anche io sono felice di non perdervi! e di continuare a scambiare idee e confrontarsi, e trovare una voce amica. grazie

    Alle: anche io sono contenta di stare fra voi, alla fine siete diventati la mia famiglia telematica, siete preziosi...

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