dimanche 16 octobre 2011

Segni dei tempi

Due settimane fa, all'aeroporto, noi quattro in formazione completa e il Nonno che ci scortava gentilmente.
Entriamo nell'edicola nonché rivendita tabacchi e ammennicoli vari, il Nonno si offre di tenerci i bagagli a mano e staziona fuori dal negozio.
Il mio compagno Su sparisce nel corridoio della stampa estera, il Grande si ferma a vedere riviste di giochi al computer, il Piccolo si pianta davanti a una cesta con giochi e oggetteria varia, attirato dal cestello dei Gormiti. 
Io non faccio a tempo ad avvicinarmi all'espositore di giornali di viaggi che vengo attirato dai richiami del Piccolo.

Classica scena di dissuasione materna sul fatto che il cestello dei Gormiti non si può portare in aereo, che dobbiamo viaggiare con il minimo indispensabile, insomma immaginate pure il testo del dialogo col Piccolo.
Il Piccolo continua a guardare e mostrare oggetti nella cesta in cui, apparentemente, c'erano intrattenimenti dedicati ai bambini, a quel punto la sottoscritta...

...fa un salto indietro, come la rara volta in cui nel pezzo di spiaggia in cui i bimbi volevano scavar gallerie e costruir castelli, e giaceva lì abbandonato un profilattico usato.

Cos'era l'oggetto che aveva scosso la sottoscritta quasi quarantenne non particolarmente moralista e scandalizzabile?

Nulla di particolarmente immorale a prima vista.

Salto indietro. 
vi ricordate quando avevate dieci undici o dodici anni? Se siete maschi pensate alle vostre compagne a quell'età, se no, potete avere ricordi personali. A quel tempo, andavano di moda le gomme da cancellare profumate e di tutte le forme, tanto é vero che la cartoleria era destinazione di pellegrinaggi innumerabili per vedere se erano arrivati nuovi oggetti da collezione.... bello, ci si passava delle ore. Nello stesso periodo, erano diventate oggetti regalatissimi delle scatoline in latta di diverse fantasie e di diverse forme, insieme al portapenne e al salvadanaio erano i grandi classici del regalo alla compagnetta.


Torniamo a noi.
Con una scusa, mando il Piccolo dal Nonno e mi soffermo a guardare l'oggetto inquietante trovato nella cesta dell'edicola.

Era una scatoletta in latta, nera, a forma di cuore, con delle scrittine con lettere fluo, ammiccanti e divertenti,  ripetute più volte.
Bunga Bunga. Bunga Bunga. Bunga Bunga.
E tanto di simboletti maschile e femminile che occhieggiavano ridenti dalla confezione.



Se é questo il messaggio gioioso e ridente che si vuole veicolare alle nostre dieci-dodicenni, é meglio che cambi Paese. O che lavori per farLo cambiare. 

7 commentaires:

  1. ma non mi dire!!!! non ho parole!!

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  2. Ma erano prodotti da qualcuna delle società dell'ineffabile Silvio?

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  3. Ma non si può sdoganare il bunga-bunga con profilattici in una cesta di giochi per bambini...

    R.

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  4. Alle: neanche io...

    Paluca: ahahah non saprei! ma mi sa che Ruben ci ha fornito la chiave dell'oggetto!

    Ruben: era un portaprofilattici!?!?!?! non ci pozzo credere!!!! Complimenti all'edicolante allora 

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  5. Non ci posso creder, dai dimmi che non è vero, dimmi che è uno scherzo, dimmi che siamo su candid camera....

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  6. Da non crederci.
    Ma oggi, nell'era B. tutto è possibile...

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  7. Vorrei dire che ormai non mi stupisco più di niente e invece continuo a stupirmi.

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